L’intestino viene considerato come un “secondo cervello” e l’alterazione della flora batterica che lo popola potrebbe avere un ruolo nello sviluppo di infiammazione sistemica (diffusa in tutto l’organismo) che, protratta per anni, potrebbe dare l’avvio a diverse malattie tra cui quelle neurodegenerative.
Il mantenimento o il ripristino di una buona popolazione microbica intestinale (microbiota) può agire su diverse malattie croniche sia nella prevenzione che nel decorso.
Gli alimenti per un microbiota sano
I cibi prebiotici, cioè che favoriscono la crescita e lo sviluppo dei batteri del microbiota, sono quelli ricchi di fibra solubile, che si trova solo nei cibi vegetali, in particolare quelli ricchi di amido (come il riso e altri cereali, le patate, ecc.) e quelli ricchi di inulina, come cipolle, aglio, topinambur, asparagi, carciofi, banane.
I cibi di origine animale, che si tratti di carne e pesce o di uova e latticini, non contengono fibra e non sono di aiuto al microbiota; al contrario, possono aumentare la quantità di batteri putrefattivi, potenzialmente patogeni.
In conclusione
La dieta vegetale può dunque aiutare a combattere le malattie degenerative anche grazie alla sua azione positiva sull’intestino.